Attenzione!

Questa pagina è vietata a coloro che non hanno domande,  è vietata a coloro che non hanno sete, quindi fuori tutti quelli senza desideri, fuori tutti quelli che si sentono a posto, pieni, sazi, che non hanno nulla da rimproverarsi, non è per voi se siete in questa condizione di pienezza, se invece avete sete e siete rosi e presi da grandi desideri restate, c'è qualcosa per voi.

 

Fermiamoci un attimo e ciascuno di noi legga dentro di sé: Ho questi desideri? ho questa sete? c'è qualcosa di insaziabile che rimane anche quando mi sembra di aver raggiunto un obiettivo?

Cosa vuol dire MISERICORDIA

Etimologicamente, misericordia significa aprire il cuore al misero.

 

«Miseria mia» scriveva papa Montini «Misericordia di Dio».

 

La Misericordia rappresenta la centralità del messaggio di Gesù. Gesù ha detto di non essere venuto per i giusti, ma per i peccatori. Non è venuto per i sani, che non hanno bisogno del medico, ma per gli ammalati.

 

E non ci sono soltanto le malattie sociali e le persone ferite dalla povertà, dall’esclusione sociale, dalle tante schiavitù del terzo millennio. Anche il relativismo ferisce tanto le persone: tutto sembra uguale, tutto sembra lo stesso.

 

Questa umanità ha bisogno di misericordia.

 

Frasi tratte da IL NOME DI DIO E' MISERICORDIA, intervista a Papa Francesco di Andrea Tornielli

Etimologicamente, misericordia significa aprire il cuore al misero.

 

«Miseria mia» scriveva papa Montini «Misericordia di Dio».

 

La Misericordia rappresenta la centralità del messaggio di Gesù. Gesù ha detto di non essere venuto per i giusti, ma per i peccatori. Non è venuto per i sani, che non hanno bisogno del medico, ma per gli ammalati.

 

E non ci sono soltanto le malattie sociali e le persone ferite dalla povertà, dall’esclusione sociale, dalle tante schiavitù del terzo millennio. Anche il relativismo ferisce tanto le persone: tutto sembra uguale, tutto sembra lo stesso.

 

Questa umanità ha bisogno di misericordia.

 

Frasi tratte da IL NOME DI DIO E' MISERICORDIA, intervista a Papa Francesco di Andrea Tornielli

Un bell'esempio di misericordia

Come superare le difficoltà del peccatore ad incontrare la misericordia di Dio?

Papa Francesco affermava: «La medicina c’è, la guarigione c’è, se soltanto muoviamo un piccolo passo verso Dio» «…o abbiamo almeno il desiderio di

muoverlo».

 

Qualcosa di simile si ritrova in una pagina nel romanzo di Bruce Marshall, A OGNI UOMO UN SOLDO.

 

Il protagonista del libro, l’abate Gaston, deve confessare un giovane soldato tedesco che i partigiani francesi stanno per condannare a morte.

Il soldato confessa la sua passione per le donne e le numerose avventure amorose vissute.

L’abate gli spiega che deve pentirsi per ottenere il perdono e l’assoluzione.

E lui risponde: «Come faccio a pentirmi? Era una cosa che mi piaceva, se ne avessi l’occasione lo farei anche adesso. Come faccio a pentirmi?».

Allora all’abate Gaston, che vuole assolvere quel penitente segnato dal destino e ormai in punto di morte, viene un lampo di genio e chiede:

«Ma a te rincresce che non ti rincresca?».

E il giovane, spontaneamente, ribatte: 

«Sì, mi rincresce che non mi rincresca».

Cioè mi spiace di non essere pentito.

 

Quel dispiacere è il piccolo spiraglio che permette al prete misericordioso di dare l’assoluzione.

 

Fabrizio De Andrè ha scritto tante canzoni che hanno parlato di Gesù ma riconoscendo in lui solo l'uomo, un uomo che chiama  "inumano" che pure lo interroga per la sua vita, per le sue scelte...

In questa canzone invece, di fronte alla morte tragica di un caro amico, riconosce l'esistenza di un Dio Misericordioso che accoglie chi ha sofferto e gli offre il Paradiso.